2+ 2 = masturbazione #81
La newsletter non è morta, viva la newsletter. Ok, la atemporalità di questo appuntamento è giunta ormai a valori fuori scala. Per dirla in termini biblici, questa newsletter arriva come un ladro nella notte. Per cui preparate l’olio per la vostra lanterna, dissotterrate i talenti, non lanciate le prime pietre, e leggete e vi sarà dato.
Non ci provo neanche a scusarmi per i ritardi e le mancate newsletter, ma ci tengo solo a dirvi che parecchie cose bollono in pentola (parecchie cose che mi tolgono tanto tempo, insieme a dosi massicce di pigrizia), cose di cui spero di parlarvi presto tra queste righe.
Cominciamo!
2 +2 = 5
Visto che corriamo a vele spiegate verso una simpatica distopia, parliamo del capostipite di questo genere. 1984 è uno di quei libri che tutti conoscono, anche chi non l’ha letto. Fa parte di quella categoria di opere di fantascienza che, nell’immaginare un futuro distopico, prende a piene mani dal presente - un po’ come Dante per la Divina Commedia.
In particolare, grande fornitore di ispirazioni per George Orwell fu Stalin e la sua politica di terrore. Per citare gli elementi più famoi: il concetto di riscrittura e controllo del passato, la cancellazione dei personaggi dalle foto, le confessioni forzate di complotti inesistenti, il controllo continuo e onnipresente, il concetto che “per quanto poco una persona cospirasse, l’atmosfera ti faceva sentire un cospiratore” (sempre Orwell ma in Omaggio alla Catalogna), e in generale quel sentimento secondo cui la storia e l’oggettività avevano perso il loro valore.
Potrebbe insomma essere la bibbia del complottismo e delinea un mondo per molti versi in linea con certa filosofia che regna oggi. Orwell, nello scrivere la storia di quei decenni bui per l’Europa e il mondo, sottolineava chiaramente il passaggio evolutivo de regimi totalitari che impongono alla cittadinanza un dogma che cambia nel tempo: da Tu non devi, a, Tu devi, a, infine, Tu sei.
Scrive ad un certo punto del romanzo: Libertà è la libertà di dire che 2+2=5. Concessa questa libertà ne conseguono tutte le altre. Questo assioma è il punto di partenza dei regimi. Se il partito dice una cosa, quella cosa è vera o lo sarà presto.
Un concetto non dissimile a certo complottismo di oggi, in cui una notizia verisimile è lanciato nello stagno dei social. La cosa interessante però, è che anche per questa frase Orwell prese spunto dalla storia, anzi, dalla propaganda, quella del piano quinquennale. Lo slogan chiedeva alla popolazione di lavorare in modo da raggiungere gli obiettivi del piano quinquennale in quattro anni.
Ma in realtà, la storia del 2+2=5 è ancora più antica, è un topos letterario che arriva - almeno - al 1728 - come raccontano Odifreddi e wikipedia.
https://odifreddi.blogautore.repubblica.it/2017/10/03/due-piu-due-fa-cinque/
https://it.wikipedia.org/wiki/2_%2B_2_%3D_5
Oltre ad essere un pezzo dei Radiohead
A proposito di letture distorcenti, a Tu, io e Proust ho parlato di Difendere la terra di mezzo di Wu Ming 4
Ora che il concetto di verità oggettiva ha abbandonato il mondo, parliamo di verginità e masturbazione.
Nonostante una lenta e zoppiccante liberalizzazione dei costumi sessuali, molti concetti e status sono duri a morire (ogni ambiguità è nella mente di chi legge), soprattutto quello della verginità.
https://www.internazionale.it/opinione/maia-mazaurette/2024/02/26/ossessione-verginita
Ovviamente si parla di donne. La verginità è un valore solo per loro. Il maschio prima la perde, meglio è. E soprattutto l’importante è che non si masturbi.
Il movimento dei #NoFap (letteralmente NoMasturbazione - in gergo) aumenta sempre di più, soprattutto nel mondo online. E non è per forza un bene.
https://www.npr.org/2026/01/01/1198916105/mens-health-masturbation-abstinence?
Leggendo questi deliri mi torna in mente una visione diametralmente opposta proposta da quel turbo nerd di Ernest Cline autore di Ready Player One:
Non mi vergognavo di masturbarmi. Grazie all’Almanacco di Anorak, avevo imparato a considerare la masturbazione una funzione fisiologica come un’altra, necessaria e naturale come dormire o mangiare. AA 241:87 – Per quanto mi riguarda, la masturbazione è la forma di adattamento più importante dell’animale uomo. La pietra angolare della nostra civiltà tecnologica. Le nostre mani si sono evolute per stringere gli attrezzi, compreso l’attrezzo che abbiamo incorporato. Il fatto è che, in genere, gli studiosi, gli inventori e gli scienziati sono degli sfigati, e gli sfigati incontrano più difficoltà di chiunque altro quando si tratta di scopare. Senza la valvola di rilascio sessuale che la masturbazione ci fornisce, è possibile che i primi umani non si sarebbero mai impossessati dei segreti del fuoco o che non avrebbero scoperto la ruota. E, potete scommetterci, Galileo, Newton e Einstein non avrebbero mai fatto le scoperte che hanno fatto, se prima non si fossero schiariti le idee dando una manata al salame (o “buttando qualche protone giù dal vecchio atomo di idrogeno”). Lo stesso vale per Marie Curie. Prima che scoprisse il radio, state pur certi che aveva scoperto il clitoride. Non era tra le teorie più popolari di Halliday, ma mi piaceva
Non è morto ciò che in eterno può attendere
La citazione di apertura non ci porta al nostro amato H.P.L. ma a certi fenomeni dell’internet che ritornano dopo anni.
Quando meme e viralità erano parole ancora giovani nel gergo informatico - diciamo una decina di anni fa - nicchie nascoste e incomprensibili del web ci regalavano capolavori come la fiction The Lady, di Lori del Santo e le imprese di Chef Ruffi. Oggi per qualche strano ripescaggio stanno tornando alla ribalta.
https://www.wired.it/article/the-lady-webserie-lory-del-santo-anniversario/
The Lady compie quest’anno dieci anni. Per chi non la conoscesse è una serie rilasciata su youtube da Lory Del Santo che deve essere vista. La si trova gratuitamente sul canale youtube della regista. Qui un mix delle migliori scene della prima stagione - dieci episodi:
Mi raccomando, non fermatevi al The Best of, guardatelo per intero.
Chef Ruffi, considerato il peggior cuoco italiano, ma quasi per certo un troll, dopo essere scomparso per alcuni anni ora è tornato alla ribalta con le sue ricette strampalate in cui una noce di burro equivale a un intero panetto e tutto si può aggiustare con la versatile e del glutammato.
Prima veniva infamato, ora, forse, si è capito il gioco e viene idolatrato, ma le sue ricette sono comunque spassose. Ovviamente non fatele, almeno se volete arrivare vivi alla prossima puntata della newsletter.
una nocciolina di burro per mantecare degli spaghetti ai pendolini.
Questo è il suo instagram:
https://www.instagram.com/chefruffi_official/
e questa l’intervista sul gambero rosso
Cose da fare prima della fine del mondo
Breve nuova rubrica, tra un attacco missilistico e l’attesa risposta del paese colpito, per cercare di trovare un po’ di belle cose nel mondo.
Fino al primo maggio torna il Festival degli Aquiloni a Cervia - provincia di Ravenna. Per me, guardare gente indaffarata e concentrata in cose futili ma belle, invece che prendersi a insulti e ceffoni, è un modo per ritrovare un po’ di speranza. Venite a vederli se non ci siete mai stati.
Pot-pourri finale
Conoscete Accorciabro? Il vosto modo di fruire i social potrebbe radicalmente cambiare!
Si è appena concluso il festival del giornalismo di Perugia. Sempre un gran bell’appuntamento. Se ve lo siete persi, ecco i video di tutti gli incontri.
https://www.youtube.com/@journalismfest
Infine una mappa perché non si può chiudere senza.
Siamo arrivati in fondo. Avrei ancora tantissime cose ma se faccio la newsletter più lunga substack mi sospende. Per cui cerco di farmi vivo presto con una nuova puntata!
E buon 25 aprile!
Ciao!