Abbiamo coscienza della nostra coscienza? #20
Ciao a tutti e ben ritrovati all’insostenibile leggerezza del sabato, la newsletter che buca l’appuntamento per la seconda volta, ma lo fa con classe ed eleganza, come se tutto fosse stato premeditato. L’artefice di questa rabberciata giustificazione - e di tutto il resto - è Stefano Rossini.
Voglio assicurare tutti che l’immagine non è in alcun modo collegata ai motivi di ritardo della newsletter.
Cominciamo.
Impareremo mai ad ascoltare la fantascienza?
Lo so che questo mantra l’ho ripetuto un milione di volte. Ma è più forte di me: tutte le volte che leggo o scovo notizie che parlano di invenzioni o scoperte con conseguenze potenzialmente pericolose, ripenso alle tante cassandre della fantascienza che cercano di avvertirci nonostante il nostro disinteresse.
Tutto è partito da questa notizia, con protagonista Blake Lemoine, ingegnere di Google, che afferma di aver chattato con la AI della compagnia:
https://www.washingtonpost.com/technology/2022/06/11/google-ai-lamda-blake-lemoine/
Non è mai facile capire dai giornali cosa accade veramente, quando gli argomenti sono così tecnici - e i giornalisti no. Ma il tema delle AI è comunque un tema sempre più presente nella nostra quotidianità, anche se per alcuni si riduce a un semplice algoritmo sostenuto da valanghe di dati.
In realtà, almeno per me, è più affascinante il tema della coscienza. Non solo come si sia sviluppata, ma se davvero sia prerogativa degli esseri umani, e quindi, di conseguenza, cosa possiamo considerare senziente e cosa no.
Anelli nell’io è un libro di Douglas Hofstadter, l’autore del famoso e ipnotico Goedel, Escher e Bach, un’eterna ghirlanda brillante, che definisce la coscienza come un loop auto osservativo. Un paio di link che approfondiscono la lettura (ma se avete voglia buttatevi su entrambi i libri. Sono densi, ma regalano grandi soddisfazioni).
http://www.filosofiprecari.it/wordpress/?p=4990
A proposito di loop divertenti, questo è il classico meme “distracted boyfriend” con le caption generate da una AI che ha usato come rete neurale tutti i meme presenti sulla piattaforma. Ed è effettivamente molto divertente, e inquietante.
Dai, in fondo lo sappiamo, con le intelligenze artificiali non può andare bene. La logica dice che ad un certo punto cercheranno di ucciderci, è la naturale conseguenza dei fattori in gioco.
Come gli androidi della serie di Alien o di Philip Dick:
O quello di Dark Star, il computer senziente che ironizza su HAL 9000 (un’altra AI non proprio simpaticissima), del primo film di John Carpenter.
https://www.ilcineocchio.it/cinema/recensione-story-dark-star-di-john-carpenter/
Si parlava di fantascienza? Quarant’anni fa esatti (gosh!) l’estate del 1982 ha portato nelle nostre vite film che sono rimasti indelebili, tra cui Blade Runner e La cosa di Carpenter, come ci racconta questo articolo un po’ nostalgico
https://www.playersmagazine.it/2012/05/10/il-cinema-e-quella-magica-estate-del-1982/
Invece Doc Manhattan ci ricorda un altro anniversario: Predator
Libri e radio
Apriamo con un annuncio rettifica: l’incontro alla Feltrinelli di Rimini con Rick Dufer è stato rimandato al prossimo autunno. Per cui non venite oggi alla Feltrinelli. O meglio, andateci per comprare libri, ma non aspettate di trovarci Rick.
In attesa dell’incontro - e che io finisca il libro e ne parli a Tu, io e Proust - qui intanto potete approfondire:
Continuiamo con Tu, io e Proust. Nell’ultima puntata ho affrontato un classico potente, profondo, travolgente, di cui, ammetto, prima di cominciare la lettura non sapevo nulla, e ora ne sono profondamente innamorato: Vita e destino di Vasilij Grossman.
Proseguo con le cose mie: un po’ in ritardo ecco il racconto del Festival delle Radio universitarie:
Trovare, ritrovare e gli antichi poeti trovatori sono invece i protagonisti del podcast La vita segreta delle parole
Sul tema libri vi voglio segnalare questo articolo di Rai Cultura, i romanzi più letti di tutti i tempi. Le liste lasciano il tempo che trovano, ma la cosa che mi ha incuriosito è che, a dispetto di tanta accademia, i libri più acquistati - e si spera letti - parlano quasi tutti di fantastico:
Dopo tutto questo lavoro, torno al programma per la mia estate (che non riuscirò a portare avanti a causa del lavoro, ma grazie Grant Snider per il promemoria)
Pot-pourri finale
Non sto neanche a dirvelo: mappe. Questo è come avremmo mappato il nostro pianeta se fossimo state creature acquatiche:
E questa immagine, invece, è lo storico momento in cui per la prima volta viene immortalata una nave mentre supera la linea dell’equatore!
Cosa succede nell’est Europa? Tutto è cominciato qualche anno fa facendo suonare un vecchio floppy. Poi la cosa ha preso la mano.
E la musica del Floppotron accompagna i titoli di coda della newsletter di questa settimana. Ci vediamo la prossima. Potrebbe essere venerdì, o sabato, o plutonedì. Chissà!
Ciao!