I paradossi dell'autunno e dell'etica #36
In questa estate infinita cominciata a maggio e ancora in corso, eccoci al consueto appuntamento con L’insostenibile leggerezza dell’internet.
Sarà una puntata un po’ schizofrenica che non sa bene da che parte stare, come questo Pandocomero, immagine perfetta delle festività che ci aspettano.
Nel caso ve lo foste dimenticato, io sono Stefano Rossini.
Cominciamo!
Scrittura e morale
Su Pangea è uscito ormai un paio di mesi fa un bell’articolo dedicato a uno scrittore non facile, ma che amo molto, David Foster Wallace. Nel pezzo si parla delle migliaia di pagine lasciate inedite dallo scrittore dopo la sua morte. Alcune avrebbero dovuto dare vita ad un romanzo, e tra queste spicca un monologo di Chris Fogle - il protagonista di questa storia - che è uscito come libro a se stante dal titolo: Something to do with Paying Attention, ancora non in italiano. Nell’articolo viene messo in evidenza uno degli elementi chiave di questo monologo e delle scrittura di Wallace:
capire cosa separa l’utile dall’inutile richiede un giudizio etico, vuol dire capire cosa è degno della nostra dedita attenzione.
Questo concetto mi ha subito conquistato, mi ha colpito come uno schiaffo.
Mi è sembrata la risposta più naturale e diretta alle tante domande che mi sono posto qui (e altrove) in questi mesi, sulle scelte di vita, di tempo di gestione delle ansie e dei tanti bisogni indotti in cui viviamo.
Mi ha ricordato anche la scena di Aprile, di Moretti, in cui Nanni si libera di centinaia di pagine accumulate, raccolte di notizie trash, brutture e altro, che d’un tratto sembrano solo ingombranti e inutili.
Volevo condividere il video, ma, non trovandolo, ne metto un altro, dello stesso film, sul valore del tempo.
A proposito di cose degne della nostra attenzione, questo libricino di Henry David Thoreau che ci fa assaporare un po’ di autunno almeno su carta, visto che quello temporale è ancora assente.
Evitare di perdere tempo con cose inutili, vuol dire, per me, anche accettare le assurdità e i bizzarri incastri della vita, sopportando la stupidità che ci circonda e spesso ci pervade. Ma perché dirlo a parole quando su questo tema è stata scritta la canzone più bella di sempre?
Visto che parliamo di stupidità: non rispondete ad account social che hanno il logo del mattoncino di fianco al nome.
https://www.wired.it/internet/social-network/2021/03/03/emoji-mattone-simbolo-destra-twitter/
Uccidere Hitler
Il discorso sull’etica diventa ancora più interessante se lo svincoliamo dalla realtà immediata e lo applichiamo ai paradossi temporali, ai viaggi nel tempo. Mi ha divertito molto questa vignetta di Astutillo Smeriglia.
Che mi ha anche ricordato questa immagine che mi fa sempre tanto ridere.
Parlando di pittura, ma lo sapete che i preraffaelliti erano ossessionati con il vombato?
Che è lui, un simpatico cricetone che fa la cacca quadrata.
Pot-pourri finale
La mappa della settimana è stata segnalata da Andrea Natale, assiduo e appassionatissimo lettore della newsletter. Non è proprio piacevolissima, per il contenuto, ma merita più di una occhiata.
Trovata Barad dur in Israele:
E questo è tutto per questa settimana. Buon ponte lungo e a venerdì prossimo!