Ciao a tutti, sono Stefano Rossini e questa è l’insostenibile leggerezza dell’internet, la newsletter che ascolta i vostri consigli. Tipo: “Ehi! Carina la newsletter, però forse un po’ troppo lunga, troppi link, non riesco a guardare tutto, già l’internet è soverchiante e mi viene l’ansia quando apro facebook o scorro netflix. Non ce la faccio. Aiutami! Aiutami Obi Wan Kenobi, sei la mia ultima speranza!”. E chi sono io per ignorarvi?
Come insegna l’arte culinaria, facciamo bollire il composto nel calderone per qualche ora in più e tiriamo fuori una versione ristretta del brodo (almeno queste sono le intenzioni. Vediamo in fondo poi com’è andata).
Cominciamo!
In effetti siamo soverchiati
La guerra è già passata dal livello attenzione/meme a tifoseria pro o contro Putin. Anzi, pro o contro russi. La lingua si è già attrezzata con il conio di un termine tedesco: putinversteher, ovvero: colui che se la intende con Putin. Allargando: colui che giustifica la reazione russa e che dà colpa alla Nato per quello che sta succedendo.
Gianni Riotta ne fa una lista su Repubblica: https://www.repubblica.it/politica/2022/03/03/news/ucraina_destra_sinistra_e_no_green_pass_identikit_dei_putiniani_ditalia-340032961/
Un’altra qui: https://www.largomento.com/putinversteher-chi-ce-nella-lista-usa-dei-filorussi-italiani/ tra cui campeggia anche l’immancabile Diego Fusaro.
Facebook è un rimpallo di accuse, di post, di link di difficile digestione.
Certo, le cose sono più complesse di come sembrano dal nostro punto di vista quotidiano. Ma qualsiasi siano i pregressi, c’è comunque una delle due parti che ha lanciato un attacco militare a tutto campo contro un paese indipendente. Poi discutiamo di tutto il resto.
Stop War, quindi, o, come hanno invece manifestato i giocatori del Politehnica Iasi nel tentativo malriuscito di lanciare il loro appello: Raw Pots! (Pentole crude)
Uscendo da queste trincee, rilancio qualche approfondimento che ho trovato interessante.
Un confronto tra i due protagonisti di questo scontrro: https://www.dissipatio.it/zelenski-putin-serietv/
L’intervento della tecnologia nella guerra, con i deepfake di Zelensky: https://www.ansa.it/sito/notizie/tecnologia/hitech/2022/03/17/ucraina-meta-e-youtube-rimuovono-video-deepfake-zelensky_b2224674-6af9-4bfb-8cc5-be9a2691a9f7.html
Carlo Rovelli, contrario all’invio di armi in Ucraina, cala l’asso citando e linkando il libro Al di sopra della mischia di Romain Rolland: http://bd.fondazionegramsci.org/bookreader/libri/Id._4_2_19_Al_di_sopra_della_mischia.html
E una raccolta fondi per spedire Putin su Giove:
Infine, aggiungo che a me tutte le guerre sembrano questa cosa qui:
E se Lovecraft non fosse mai esistito?
Quando ero ragazzo avevo questa idea fissa che il mondo fosse una gran menzogna. Che in realtà il passato, la storia, il medioevo, i romani non fossero mai esistiti. L’umanità viveva in un’infinità età contemporanea e aveva piazzato finte rovine e scritto finte storie. Ero un complottista ante litteram?, sono Borges reincarnato? (magari!) Non lo so. Però questo ricordo dell’infanzia mi è tornato in mente leggendo le ultime righe di questo articolo interessante - anche se non scritto benissimo - https://www.pangea.news/lovecraft-borges-anniversario/ E se H.P. Lovecraft fosse una creazione di Borges?
Il mio amico Diego (ciao Diego!), lettore di questa newsletter, dopo aver letto tutta la polemica riguardante Paolo Nori e Dostoevskij, ricorda che grazie a Nori scoprì lo scrittore Daniil Charms, uno scrittore assurdamente surreale, che sembra davvero inventato.
Tra le sue forme di narrativa ci sono brevi storielle non sense. Ecco una delle preferite di Diego:
Un uomo basso ha detto – Io sono pronto a tutto, pur di essere anche solo un pochino più alto.
Aveva appena finito di dirlo, ha guardato, davanti a lui c’era una fata.
– Cosa vuoi? – ha detto la fata.
Ma l’uomo basso per la paura non riesce a dir niente.
– Bè? – ha detto la fata.
Ma l’uomo basso non ha detto niente. La fata è sparita. Allora l’uomo basso ha cominciato a piangere e a mangiarsi le unghie. All’inizio si è mangiato tutte quelle delle mani, poi quelle dei piedi.
Ecco una delle preferite mie:
Una vecchia, per la troppa curiosità, si sporse troppo dalla finestra, cadde e si sfracellò.
Dalla finestra si affacciò un’altra vecchia e si mise a guardare giù quella che si era sfracellata, ma, per la troppa curiosità, si sporse troppo anche lei dalla finestra, cadde e si sfracellò. Poi dalla finestra cadde una terza vecchia, poi una quarta, poi una quinta.
Quando cadde la sesta vecchia mi stancai di stare a guardarle, e me ne andai al mercato Mal’cevskij, dove, dicevano, a un cieco avevano regalato uno scialle fatto ai ferri.
Grazie Diego per avermi ricordato Daniil Charms! Casi, è il titolo della raccolta delle sue storie pubblicato da Adelphi.
A Tu, io e Proust, invece, ho parlato di due libricini che riguardano Baudelaire.
Invece, per quanto riguarda il podcast de La vita segreta delle parole, puntata molto interessante grazie alla partecipazione del direttore scientifico del planetario di Roma, Stefano Giovanardi. Con lui abbiamo parlato della costellazione di parole legata alle stelle, tra cui: desideri, disastri, assideramento, etc.
Pot-pourri finale
Lunedì 21 marzo si celebrano parecchie cose, tra cui la Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
Qui la pagina ufficiale di Libera: https://vivi.libera.it/it-21marzo
Di seguito la mia intervista a Mercedes Nicoletti, referente di Libera Rimini che racconta sia la manifestazione che ci sarà, appunto, a Rimini, che il valore della giornata:
Account instagram divertenti: Insta della spesa
E infine:
Siamo arrivati alla fine di questo brodo ristretto di link e notizie, se volete allungarlo, condividerlo, buttarci del riso, della pasta o frullarlo siete liberi di farlo.
Ciao!
Brodo ristretto di autori inventati #7
Grazie!