Ciliegi, panini e altre cose ambientali #84
Passano i mesi e gli anni e l’internet ci stupisce ancora, una volta è il ricordo dei vecchi meme, un’altra sono le novità dell’AI. Quante cose! E tutte passano umilmente da qui!
Cominciamo!
Natura e informazioni
Qualche settimana fa mi sono trovato a chiacchierare con mio figlio, neodiciottenne alle sue prime elezioni, delle europee oramai alle porte. Dopo un primo momento di sconforto, in cui pensava di non votare perché poco convinto dai politici (ma dai!?) alla fine ha deciso di andare, e, come per molti altri della sue generazione, i temi che sente più vicini e urgenti sono quelli ambientali.
La newsletter A fuoco fa un riassunto delle posizioni dei partiti per quanto riguarda i temi ambientali. Potete leggerli qui.
Tutto questo, ovviamente, mentre la classe politica affronta le elezioni con lungimiranza e maturità, postando immagini artificiali di donne barbute incinte oppure candidando simpatici defunti.
Tra l’altro, cari amici della Lega, perché utilizzare l’intelligenza artificiale, quando, con i bei metodi di una volta, riuscite a dare vita a questi capolavori propagandistici?
(grazie a Maurizio, nuovo lettore coatto, per la segnalazione)
Stranamente la maggior parte di immagini create con l’intelligenza artificiale si situa in quell’area definita euroscettica: https://it.euronews.com/next/2024/02/09/ia-e-elezioni-europee-la-nuova-tecnologia-favorira-leuroscetticismo
Qualche consiglio concreto su come affrontare i temi ambientali:
Una bella storia a fumetti su come spostare un ciliegio senza fatica:
Parlare di ambiente significa parlare di economia, politica, società e mille altre cose, come dimostra la curiosa storia di Andy George che si è fatto un sandwich preparandosi tutti i singoli ingredienti. Ha impiegato 6 mesi e ha speso 1500 dollari.
Qui la versione breve:
https://www.facebook.com/100064829915918/posts/862721155898874/
e qui il videoracconto:
E comunque, mentre noi discutiamo sul nostro sempre più precario futuro, i funghi camminano.
https://diaryamazing.com/from-forest-floor-to-fungus-amongus-the-life-cycle-of-the-bridge-slime-mold
ma che carucci! - grazie Lollo!
Ricordate il Lago d’Aral? Da piccolo mi piaceva cercarlo sulle cartine dopo il Mar Nero e il Mar Caspio. Poi, come tutti, ho sofferto per la sua precoce dipartita (per colpa dei comunisti!), ma almeno potrebbe diventare uno studio utile per il futuro.
Come dite? Troppe informazioni tutte assieme? Allora potreste essere tra i futuri acquirenti di un dumbphone, l’esatto contrario dello smartphone, sempre più diffuso nelle nuove generazioni stanche della valanga di continui stimoli.
https://it.euronews.com/next/2023/06/26/che-cose-un-dumb-phone-e-perche-tanti-giovani-lo-acquistano
https://www.bbc.com/future/article/20240515-the-dumbphones-people-want-are-hard-to-find
Libri e smarrimenti
All’ultimo Tu, io e Proust ho portato un libricino davvero carino, dedicato ai racconti horror a tema “forestale”.
Questo editore - ABEditore - propone anche altre antologie tematiche: abissi, eclissi, luna, gatti… tutte molto ben curate.
Giovedì ho avuto l’occasione di intervistare Francesco Tortori dell’associazione Spazi Indecisi, di Forlì, gruppo che, tra le altre cose, ha creato, grazie ad una attenta e meticolosa mappatura, il museo diffuso dell’abbandono.
Questa è l’intervista, che tra l’altro contiene anche il contenuto del tema di questa settimana della rubrica: Cose belle da fare prima della fine del mondo: che è appunto il loro festival che passa anche da Rimini - ma non solo.
Pot-pourri finale
Qualcuno è un po’ permaloso?
Un bel grafo del cubo di Rubik
https://www.facebook.com/groups/355149558279538/permalink/1924920534635758/
Ecco come è nato Cthulhu:
Siamo arrivati in fondo!
Ciao!