Dalle bombe sulle città a quelle sul cibo #2
Questa settimana salviamo link di diritti umani, bombardamenti, e altri che faranno male agli alfieri della cucina nostrana.
Ciao a tutti, sono Stefano Rossini e questa è l'insostenibile leggerezza dell'internet, la newsletter che cerca di tenere a galla qualche link interessante ogni settimana.
Il fatto che nella scorsa mail, la prima, io non mi sia presentato la dice lunga sulla mia sociopatia e sui miei problemi di autostima, ma non trasformiamo questo appuntamento in una seduta di psicanalisi. Sono un giornalista, lavoro in radio, carta stampata e freelanso qua e là.
Cominciamo.
Patrick Zaki e diritti umani
Già i link si perdono in fretta tra migliaia di testi sottolineati che ci passano sotto gli occhi, figurarsi quelli a tempo, che prima si attivano e poi scompaiono.
Segnalo qui la bella iniziativa di Festival dei Diritti Umani e Film Festival Diritti Umani Lugano, insieme a OpenDDB - Distribuzioni dal Basso, Amnesty International Italia e Articolo21.
Sabato 12 febbraio, dalle ore 18 sarà disponibile per 48 ore on demand, il film ETHBET! di Matteo Ferrarini. Un documentario che segue da vicino le storie di Maher, Alì, Said e Lotfy, animatori delle rivolte di Piazza Tahrir del 2011 che oggi cercano di riorganizzare le lotte per la democrazia, chi dall’Egitto e chi da rifugiato all’estero. Il film, distribuito da OpenDDB - Distribuzioni dal Basso, sarà disponibile gratuitamente sulla piattaforma festivaldirittiumani.stream, con la possibilità di effettuare una donazione a supporto degli organizzatori.
Non si può parlare di Egitto senza portare il pensiero a Patrick Zaki. Per questo domenica 13 febbraio, sempre alle ore 18, sarà presentata in diretta la graphic novel di Laura Cappon e Gianluca Costantini PATRICK ZAKI. UNA STORIA EGIZIANA, pubblicata da Feltrinelli Comics con il patrocinio di Amnesty International Italia. A parlare di una delle vicende egiziane più seguite dal pubblico italiano, saranno gli autori insieme al direttore del Festival dei Diritti Umani, Danilo De Biasio, al portavoce di Amnesty International Italia, Riccardo Noury e a Elisa Marincola, portavoce di Articolo21.
Piovono bombe
Nonostante l’entusiasmo che anima gli amanti dello scontro bellico, dell’onore (concetto che ha fatto e continua a fare un’infinità di danni) e di quella voglia di battaglia che infervora molti attivisti, alla fine di ogni guerra rimangono solo macerie e morti, come racconta molto bene RiminiBombardata il progetto dell’Associazione vittime civili di guerra di Rimini che ha raccolto in un portale foto, video, infografiche e soprattutto interviste ai sopravvissuti su una delle città più bombardate e distrutte d’Europa, Rimini appunto.
Libri e viaggi
Sono ancora rapito dalla lettura di Ilium di Dan Simmons, l’autore di Hyperion, un romanzo che mette assieme mitologia creca, organismi cibernetici che parlano di Proust e Shakespeare, e una terra del futuro poco abitata e ripopolata di dinosauri. A leggere queste righe potrebbe sembrare un’accozzaglia che non funziona, invece lo sto trovando avvincente, interessante e per niente pacchiano.
Nel frattempo, tra un libro e l’altro, Tu, io e Proust è arrivato alla puntata 100, per la quale è stata realizzata una copertina ad hoc dopo un concorso che ha coinvolto i principali studi grafici del paese (e non solo)
Mentre guardate l’immagine potete mettere in sottofondo questo video di youtube.
Qui trovate la playlist completa delle puntate. https://www.youtube.com/playlist?list=PLI8CvGr5w43mqqNrIzoOiWpLNPzX1-47Z
Nell’ultima ho portato il suggestivo Danubio, di Claudio Magris, un viaggio lungo la storia e la geografia di uno dei fiumi più importanti d’Europa.
A proposito di viaggi. Nella puntata numero 0 del podcast Safari Walking di Kimberly Mckean trovate il pdf per l’ascolto attento, da stampare e portare con sé per un contatto più diretto con la vostra meta di viaggio (anche se fosse la via dietro casa vostra). Io solo a vederlo mi sono innamorato dell’idea.
Parole e generi
Nuova puntata del podcast de La vita segreta delle parole con un viaggio a sorpresa tra le parole convincere e persuadere, due modi diversi di portare qualcuno dalla nostra parte. Il titolo lo abbiamo preso in prestito dal Commissario Montalbano:
https://anchor.fm/sterosso/episodes/Mi-sono-fatto-persuaso-e1e0s5m
A proposito di parole continua la discussione - piuttosto accesa - sullo schwa. Ne parla in modo equilibrato e attento Davide Piacenza, nella sua newsletter #culturewars (di cui abbiamo parlato anche la scorsa puntata, intervistando Vera Gheno, sociolinguista, favorevole all’uso dello schwa, e Yasmina Pani, linguista, che invece figura tra i firmatari della petizione. Come sempre, se si smette di urlare emergono due punti di vista interessanti che approfondiscono novità e criticità.
Qui il pezzo: https://culturewars.davidepiacenza.it/issues/culturewars-la-famosa-petizione-contro-lo-schwa-1022543
Italians really mad at food
L’internet è pieno di italiani che si arrabbiano, sbraitano e si stracciano le vesti ogni volta che un ignaro tedesco ordina un cappuccino per pasteggiare, o qualche distratto o malvagio americano mangia una pizza all’ananas.
Se non avete mai visto gli account Italians mad at food Instagram e Twitter fateci un giro perché ne vale la pena.
Ma ora, per questi amanti dell’italico onore (ancora!) arriva la mazzata finale, violenta, la combo alla Street Fighter II che li sbatte per terra e ne decreta la sconfitta. Ed è il podcast DOI - Denominazione di Origine Inventata, di Alberto Grandi, docente di storia dell’alimentazione all’Università di Parma, non l’ultimo quaquaraquà qualunque, che si diverte a smontare la mitologia sulla “cucina più buona del mondo”, per gran parte costruita dagli anni 60, 70.
Buon ascolto:
Pot-pourri finale
Perché montare i puzzle seguendo per forza l’immagine sulla scatola? Tim Klein, che ha notato che gran parte dei pezzi dei puzzle in commercio sono tagliati secondo lo stesso schema, ha ben pensato di mescolare i set con risultati a volte disturbanti ma sicuramente originali. https://puzzlemontage.crevado.com/puzzle-montage-art-by-tim-klein
Se non conoscete Filosofia Coatta è il caso di rimediare subito!
Siamo arrivati in chiusura di questa seconda puntata. Se vi è piaciuta, se avete trovato qualche link interessante iscrivetevi (se non l’avete già fatto) o condividete. Ovviamente se vi va! :)
Come sempre grazie agli anziani di Internet. Finché quella lucina lampeggia, noi siamo al sicuro.