Schiaffoni, arancini e sostenibilità #16
Cari lettori, voi forse non ve ne accorgerete leggendo queste solite righe che vi arrivano ogni venerdì (circa), ma le ditina che le stanno scrivendo, pigiando sulla tastiera del computer, sono tutte unte di riso fritto, ragù, ricotta, pastasfoglia, granella di pistachio e insomma di tutte quelle buone cose che si mangiano in Sicilia.
Sono a Catania, per lavoro (ahahahaha). No, davvero, anche per lavoro. E ve ne parlo subito, o almeno subito dopo la visita con il dottor Nowzaradan.
Questa è L’insostenibile leggerezza dell’internet e io sono Stefano Rossini. Cominciamo!
Parlare di sostenibilità
Cosa sono venuto a fare a Catania, tra un arancino e l’altro?, sono stato invitato al Festival delle Radio Universitarie, in breve FRU. Un bellissimo appuntamento che riunisce per 3 giorni la galassia delle radio legate agli atenei di tutto il paese.
Realtà vivacissime e radicate sul territorio, che attraverso una fitta rete di contatti e scambi danno vita ad una comunicazione disinvolta, moderna, ma molto attenta. Io, dicevo, sono qui per due motivi: parteciperò venerdì pomeriggio alle 15, insieme a Angelo Di Benedetto, RTL, speaker e grande comunicatore, ad un incontro su Radio e sotenibilità. Parlerò di alcune esperienze del nostro gruppo Icaro, in particolare di Agrinet young, un podcast nato in collaborazione con RadUni, che parla di agricoltura sostenibile e innovativa. Sono 12 puntate, le trovate qui:
https://www.agri-net.it/agrinet-young/
Il logo qui sopra, serve solo a far arrivare questa newsletter, insieme al mio iban, direttamente a Ursula von der Leyen. Ciao Ursy!
Inoltre, sempre venerdì sera (oggi, per chi legge la newsletter appena arrivata), sarò anche giudice inflessibile del contest spreaker challenge in cui i ragazzi si sfidaono in prove radiofoniche! Lo potete ascoltare dalle 18 su Radio Zammù
Chiudo il paragrafo sostenibilità con un articolo di Valigia Blu che mi ha aiutato nella preparazione del mio speech:
https://www.valigiablu.it/crisi-clima-negazionisti/
Fare ridere a suon di ceffoni
Il caso Will Smith vs Chris Rock, oltre a una valanga di meme, ha portato alla ribalta un tema annoso: su cosa si può far ironia?
L’amica psicologa Chiara Mascia, mi ha girato un articolo molto interessante che mette in correlazione i “limiti” dell’ironia con i tabù sociali.
https://www.stateofmind.it/2022/05/stand-up-comedy-satira-freud/
Mi ci sono ritrovato molto, in alcuni punti, soprattutto nell’idea che la satira, la stand up, ci debba mettere di fronte ai nostri limiti e alle nostre costruzioni sociali, di cui dobbiamo essere consapevoli - poi magari ci viviamo bene, per carità…
I miei due spiccioli sono che la differenza per me importante è tra ironia e sarcasmo. La prima si rifà ai concetti (la morte, l’amore, la vita), la seconda prende di mira le persone. La prima unisce (siamo tutti uguali di fronte ai grandi temi), la seconda divide.
Ma soprattutto, questo testo e queste considerazioni mi hanno riportato alla mente la mia carriera (al momento ferma, ma chissà), di standupper. Pubblico per la prima volta online una mia esibizione.
Nel 2017 sono stato invitato a tenere un discorso sulla legalità a un bel gruppo di ragazzi riminesi delle scuole superiori. E così, in quanto giornalista altamente qualificato, di fronte a 600 ragazzi, il vescovo della città, le autorità politiche e militari, ho deciso di farlo in modalità "stand up". Il progetto è: Ragazzi in Comune - 2017-'18.
Pot-pourri finale
Abbiamo parlato poco di viaggi e di morte questa settimana, rimediamo con due simpaticcissimi post.
viaggi:
morte:
Siamo arrivati in fonda a questa puntata densissima di contenuti. Come sempre spero che vi sia piaciuta e in caso fatela conoscere a parenti, amici, colleghi, animali domestici, insomma, chi vi pare.
Io torno a mangiare arancini. Alla prossima settimana: ciao!